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Tradizionalmente attribuito a Gregorio il Taumaturgo, l’Encomio di Origene veniva sino ad oggi considerato una fonte decisiva per illuminare l’attività di insegnamento del grande maestro alessandrino e per illustrarne la spiritualità, grazie alle parole di un allievo al termine dei suoi studi.
La presente edizione, invece, insieme con una nuova e rigorosa traduzione, propone una lettura innovativa di questo testo di particolare importanza per la storia del cristianesimo antico. Attraverso un’accurata analisi al tempo stesso letteraria e retorica, storica e teologica, politica e filosofica dell’Encomio, vengono infatti portate alla luce intenzioni e ambizioni ben più profonde e incisive: dipingere un’immagine del cristianesimo che potesse essere compresa e accolta dalle élites intellettuali e politiche dell’impero romano, per proporre un modello di convivenza tra l’impero e la nuova religione, fondato su un ideale di vita coerente e rigoroso. Un’impossibile utopia, destinata a infrangersi sul compromesso tra impero costantiniana e Chiesa istituzionalizzata.
La presente edizione, invece, insieme con una nuova e rigorosa traduzione, propone una lettura innovativa di questo testo di particolare importanza per la storia del cristianesimo antico. Attraverso un’accurata analisi al tempo stesso letteraria e retorica, storica e teologica, politica e filosofica dell’Encomio, vengono infatti portate alla luce intenzioni e ambizioni ben più profonde e incisive: dipingere un’immagine del cristianesimo che potesse essere compresa e accolta dalle élites intellettuali e politiche dell’impero romano, per proporre un modello di convivenza tra l’impero e la nuova religione, fondato su un ideale di vita coerente e rigoroso. Un’impossibile utopia, destinata a infrangersi sul compromesso tra impero costantiniana e Chiesa istituzionalizzata.